Titano

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Anteprima – Titano di Gotens – recensione di Carlo Lanna

 

Titolo: Titano

Autore: Gotens

Editore: Triskell

Voto: 3/5

 

Trama: Helios aveva sempre sognato di andare su Titano, quella luna così misteriosa lo aveva attirato fin da quando era bambino. Finalmente è riuscito a prendere parte a una spedizione destinata a entrare in contatto con la sua misteriosa popolazione; qualcosa però va storto e la navetta sulla quale sta viaggiando viene abbattuta.  Salvo per miracolo, fa la conoscenza di Deimos, una creatura completamente bianca e dagli occhi viola, che incute paura al solo sentir pronunciare il suo nome. Helios è costretto a convivere con lo spietato assassino, ma pian piano la paura lascia il posto a un senso di sicurezza. E forse a un sentimento più profondo.

 

Recensione: oltre al fantasy anche la fantascienza “pura” è uno dei miei generi preferiti. Leggere “Titano” è stato un piacere, perché in linea di massima, la narrazione rispetta tutti i canoni di genere e, quella buona spruzzatina di romance, rende la miscela ancora più accattivante, ma non è un romanzo esente da difetti. “Titano” parte in medias res, senza un prologo, senza un vero incipit, trascinando subito il lettore al centro dell’attenzione. Ed è una delle scelte migliori. Senza troppi giri di parole, siamo catapultati in un viaggio verso lo spazio profondo, in un tempo a noi lontanissimo, alla volta del pianeta Titano. Terra inesplorata e piena di insidie. Protagonista è Helios, umanoide geneticamente modificato dai profondi occhi rossi (sua particolarità inconfondibile). Inseguendo il sogno di conoscere i segreti di Titano, si imbarca in una missione esplorativa che, inesorabilmente, cambierà la sua vita. Una volta che conoscerà Deimos, abitante di Titano, dolce, protettivo ma anche cattivo e calcolatore, Heilos dovrà capire con le sue sole forze fin dove si può spingere l’attrazione che prova verso il suo stesso “aguzzino”. Il romanzo convince per una prosa fresca e decisa, senza troppi fronzoli, capace di descrive una realtà sconosciuta nei minimi dettagli. Un po’ “Dune”, un po’ “Basttlestar Galactica” e con un pizzico di “Farscape”, sotto il punto di vista dello stile, il romanzo di Gotens, è ineccepibile. La storia invece non colpisce fin nel profondo. Troppo frettolosa la conoscenza profonda fra Helios e Deimos, che supera sia il carattere spigoloso del primo sia le prese di petto del secondo. Un amore romantico ma che cozza decisamente con la tematica di fondo. Il romance è un genere che va a braccetto con tutto, con qualsiasi cosa, qui invece ho trovato la tematica fuori luogo. Forse se ai personaggi protagonisti fosse stata regalata un po’ di attenzione in più, il risultato sarebbe stato migliore. “Titano” resta comunque un libro da gustare, aperto non solo agli amanti dello sci-fi.

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